INGEGNERIA NATURALISTICA

L’ingegneria naturalistica consiste in un insieme di tecniche che hanno lo scopo di contrastare l’erosione del suolo, consolidare il terreno, sistemare le frane.
E’ opportuno precisare che tali tecniche non consistono in opere di contenimento a carattere definitivo. Esse sono caratterizzate dalla provvisorietà, in quanto il loro scopo è quello di favorire il naturale  e spontaneo risanamento del territorio, in maniera analoga al risanamento delle ferite mediante l’impiego dei punti che si sciolgono: quando essi non ci saranno più, avranno esaurito il loro compito e la ferita sarà risanata. Così le ferirte della montagna.
Ecco da dove nasce l’aggettivo “naturalistico”: non perchè si impieghino materiali naturali, ma perchè si aiuta la natura a ripristinare  ciò che è stato danneggiato. I materiali impiegati non sempre sono naturali: a volte vengono impiegate biostuoie, reti metalliche, tessutio biodegradabili…oltre, naturalmente, legname, piante, ecc.
Pertanto, per i motivi sopraesposti, non sono classificabili quali opere di ingegneria naturalistica i muri a secco, in quanto opere di contenimento definitive.

Negli interventi di Ingegneria Naturalistica vengono utilizzate piante vive o parti di esse (semi, radici, talee), da sole o in combinazione con materiali naturali inerti (legno, pietrame o terreno), materiali artificiali biodegradabili o materiali artificiali non biodegradabili (reti zincate, geogriglie, georeti, geotessili).
L’uso di materiali naturali, reperibili direttamente sul luogo di intervento, ne garantisce il successo e la rapida diffusione anche in altri ambiti applicativi.
È importante evidenziare come ogni opera, proprio perché realizzata con materiali naturali, necessiti di controlli e manutenzione periodica (sfalcio della copertura erbosa, potatura delle piante arboree).
L’impiego delle tecniche di ingegneria naturalistica presenta numerosi vantaggi:

  • funzionali, in quanto le piante svolgono un’elevata funzione antierosiva, riducono la forza battente delle piogge e con le radici trattengono il terreno.
  • ecologici, perché gli interventi hanno una elevata compatibilità ambientale, creano habitat paranaturali per la fauna (luoghi di alimentazione, riproduzione, rifugio) e consentono un ridotto impatto ambientale nella fase di cantiere.
  • economici, perché i costi di realizzazione sono concorrenziali rispetto alle analoghe opere di ingegneria classica