MICORRIZE
Una delle attività di cui ci occupiamo è il risanamento di piante sofferenti.
Oltre agli interventi endoterapici osservabili nelle altre pagine del sito, volti a stimolare la vegetazione, attuiamo forme di stimolazione anche attraverso l’utilizzo di trivelle del terreno con concimazioni mirate, irrorazioni ad alta gittata della chioma e palo iniettore per radici in modo da ottenere in breve tempo una rapida ripresa vegetativa.
I nostri interventi vengono effettuati per lo più con prodotti biologici e naturali.
Un esempio di ciò è offerto dall’uso delle micorrize che instaurano un legame mutualistico con le radici della pianta ospite.
La micorrizazione è un trattamento naturale, ne sono un esempi il porcino con il castagno e i tartufi con le querce.
Per micorrizazione si intende una associazione tra un fungo ed una pianta superiore (es albero) localizzata nell’apparato radicale.
I vantaggi portano ad una maggiore resistenza agli stress da parte della pianta, azione rigenerante e rivitalizzante del terreno, incremento della vegetazione e degli elementi nutritivi ed acqua, maggiore sviluppo dell’apparato radicale.
Le micorrize possono colonizzare il 95% delle specie vegetali e tra esse gli alberi da frutto, le conifere e le latifoglie e quasi tutte le piante orticole con la sola esclusione delle crucifere (cavoli) e le chenopodiacee spinacio).
Le micorrize consentono un enorme incremento dell’apparato radicale delle piante ospiti.
Dopo il nostro intervento la micorrizosfera si migliora a vantaggio dei microorganismi utili alle piante quali gli azotofissatori, i rizobatteri, i solubizzatori di fosforo e gli antagonisti dei patogeni.
L’azione di questi interventi aumenta la colonizzazione del volume radicale fino al 700% e i vantaggi si possono tradurre in:
- incremento della capacità di assorbimento di acqua e macro/microelementi
- maggiore resistenza alla siccità
- maggiore capacità di resistenza nei confronti di funghi patogeni e nematodi
- minore crisi di trapianto.
Le piante micorrizate inoltre riescono a fotosintetizzare il 25% in più di altre piante.
Vi è infine una maggiore tolleranza all’inquinamento del suolo, assai frequente in città, per via di meccanismi ancora poco conosciuti ma ormai provati.
La micorrizazione deve avvenire con un palo iniettore e spinta del prodotto con pressione nel terreno.
Questi funghi sono infatti fotolabili e muoiono rapidamente se esposti alla luce.
Il prodotto nella confezione ha una vita che non supera i 2 anni; un prodotto fresco garantisce i migliori risultati.
Il nostro studio dispone di valide attrezzature per la somministrazione del prodotto che può essere somministrato anche con l’inserimento di funghi antagonisti nei confronti di patologie fungine e parassitarie.
L’irrorazione di funghi antagonisti su chioma permette di aggredire gli insetti a corpo chitinoso: la morte non sopraggiunge istantaneamente come avviene con i classici fitofarmaci di sintesi ma è progressiva: in questo modo la patologia che attacca gli insetti dannosi è in grado di diffondersi alle colonie che si annidano nella pianta o nei luoghi limitrofi eliminando tutti i parassiti.
Di seguito si possono osservare i risultati raggiunti con la micorrizazione su un filare di cipressi: le piante a dimora da due anni presentavano chioma sofferente e scarsa crescita; il trattamento eseguito nel mese di giugno ha favorito un veloce ricaccio di germogli sani e rigogliosi come si osserva dalle foto scattate soltanto 40 giorni dopo il trattamento.